Dott.ssa MORENA PEGGI Psicologa e Psicoterapeuta,
Terapeuta Practitioner EMDR, Mediatrice Familiare
Dott.ssa MORENA PEGGI Psicologa e Psicoterapeuta,
Terapeuta Practitioner EMDR, Mediatrice Familiare
Studio di Psicologia Clinica e Forense
"Il benessere viene
dalla mente"
Blog
Pubblicato il 20 maggio 2014 alle 17.15 |
IL MODELLO GENTLECARE DI ASSISTENZA PER L'ALZHEIMER Che cosa è? Su cosa si basa? Utopia o realtà?
La condizione della Demenza fa riferimento a più di 70 malattie, caratterizzate da un insieme di sintomi, che sfociano in un progressivo deterioramento delle cellule cerebrali, in particolare quelle responsabili delle funzioni della memoria e del pensiero astratto. Per alcune di loro la causa è sconosciuta, e quindi non vi è alcuna cura adeguata. Il deterioramento cognitivo provoca disfunzioni in tutti gli aspetti della vita quotidiana e delle relazioni interpersonali, e spesso è stato confuso con la senilità.
Tra le forme di Demenza più comune ritroviamo la malattia di Alzheimer che, a sua volta, può essere suddivisa in due forme; a esordio precoce (si manifesta tra i 45-60 anni) e a esordio tardivo (si manifesta dopo i 60 anni).
Tra i servizi offerti per la cura degli anziani si ritrovano frequentemente sul territorio quelli basati sul modello biomedico che si occupa del trattamento dei sintomi della malattia e della cura, dove gli interventi primari sono costituiti da strategie invasive, dove il personale è incoraggiato a rimanere emozionalmente neutro, dove il corpo e la mente vengono considerate entità distinte, dove gli ambienti sono di carattere istituzionale, dove viene incoraggiata nel paziente la dipendenza e l'aderenza al trattamento medico, dove il lavoro viene ripartito secondo settori professionali e dove l'accento viene posto sull'efficienza.
Negli ultimi anni, e grazie anche alle spinte di nuovi modelli di cura per la persona (modello bio-psico-sociale) si sono affacciate sulla scena dei servizi altre modalità di gestione della malattia dementigena.
Le caratteristiche salienti questo modello possono essere riassunte in quanto segue:
Gentlecare è un programma completo, volto a preparare il personale assistenziale e i caregiver familiari alla cura della persona affetta da demenza primaria progressiva. Il sistema è applicabile nelle strutture di assistenza per acuti, nelle strutture di lungodegenza e nei programmi dei centri diurni; cambia il modo in cui i caregiver familiari.
Gentlecare promuove un orientamento che, piuttosto che concentrarsi sul comportamento della persona colpita, incoraggia un adattamento dell'ambiente fisico e sociale in cui la persona deve operare. Ciò comporta un cambiamento significativo del modo in cui pensiamo e agiamo nell'assistenza alla persona affetta da demenza. Si aiutano le famiglie e il personale di assistenza a identificare e rimuovere i fattori di stress dell'ambiente che circonda la persona affetta da demenza. Sono incoraggiati a fornire strategie e programmi efficaci, che aiuteranno l'individuo a vivere più confortevolmente nel proprio ambiente.
Gentlecare crea un ambiente armonico tra persone dementi e costituito da:
Viene introdotto il concetto di protesi assistenziale in cui le tre componenti – persone, programmi e spazio fisico- lavorano in armonia per produrre un sostegno, o protesi, per la persona affetta da demenza.
Delle tre componenti di gran lunga la più critica sono le persone. Ne fanno parte i caregiver familiari (congiunto, figlia) e i caregiver professionali. Questi ultimi formano un sistema di sostegno artificiale che ha bisogno di essere formato non solo in merito alla malattia Demenza e i progressivi gradi di evoluzione ma anche rispetto ai canali comunicativi come il linguaggio e comportamentale.
I programmi comprendono tutto ciò che fa una persona affetta da demenza nel ciclo delle 24 ore. Devono includere la cura della persona, la comunicazione, l'intimità, la distensione, la riduzione dello stress, la competenza e deve tenere conto dei ruoli svolti dalla persona con demenza nella vita precedente.
L'ambiente fisico delle persone affette da demenza deve essere semplice, domestico e terapeutico, anche quello delle strutture! Deve essere uno spazio concepito per essere vissuto e deve ricordare gli oggetti personali e familiari. Numerosi elementi del design possono migliorare le funzioni e la qualità di vita, come perimetri sicuri, vialetti all'esterno e all'interno, segnali e segni per il riconoscimento degli ambienti; piccoli molteplici ambienti per le attività sociali e i pasti; eliminazioni degli elementi che potrebbero distrarre; riduzione dell'illuminazione eccessiva, del rumore e della confusione,e ambienti dove riunirsi in gruppi familiari.
Che cosa può produrre un modello Gentlecare rispetto ad altri modelli biomedici?
Le tappe prevedono:
Le componenti dell'assistenza protesica- persone,programmi e spazio fisico- non sono aggiunte costose a programmi esistenti; fanno parte dei servizi sanitari di base esistenti.
Gentlecare organizza semplicemente queste componenti in modo differente, affinchè possano sostenere, piuttosto che sfidare, le persone con danno cerebrale.
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